Villa Lais di Sipicciano, un b&b nella Tuscia viterbese

Dove: Via S. Bernardino, 49, 01020 Sipicciano VT
Contatti: villalais.wordpress.com

 

Il borgo di Sipicciano

Ci sono tanti luoghi d’arte importanti nella Tuscia, come ad esempio Villa Farnese a Caprarola o il Sacro Bosco di Bomarzo, al confronto dei quali Sipicciano, frazione di Graffignano, non è che piccolissimo borgo. Non molto distante dal Castello di Balthus a Montecalvello, il borgo antico si sviluppa sopra la sommità di una rupe tufacea e comprende il Palazzo Baronale (sec. XV) e il complesso monumentale della ex chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, al cui interno c’è la Cappella Baglioni, interamente affrescata con la rappresentazione dei miracoli di San Francesco, singolare esempio di pittura tardo-manieristica in area viterbese. 

Fuori dal centro storico, immersa in un parco di piante secolari si trova invece Villa Lais, un casolare del 1725 ma le cui origini sono sicuramente più antiche: le cantine a grotta, che si estendono sotto il livello del giardino, possono datarsi almeno al XVI secolo. Fu la famiglia Fabricucci a costruirla, poi passò agli Appolloni e infine ai Lais, famiglia romana molto importante nell’800 e che nella capitale aveva già un’altra villa (Villa Lais sulla Tuscolana). La villetta non era altro che una dimora di campagna e infatti è circondata da altri casaletti, un vero e proprio borgo, all’epoca abitato dai mezzadri e dai contadini che lavoravano per i Lais.

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Villa Lais oggi

Alla fine del ‘900, quando ormai le attività agricole erano state abbandonate, la villetta era abitata da uno degli ultimi discendenti dei Lais, ma era pressoché abbandonata e così la trovarono gli attuali proprietari prima di acquistarla. Un giorno Maddalena Mauri, da sempre in cerca di un luogo speciale da curare, insieme al compagno Marco Scopigno, dopo varie ricerche nella Tuscia viterbese, trovarono questa villa in vendita e decisero di acquistarla. Tutto quello che si vede oggi è opera loro; Maddalena è, infatti, una pittrice e ha restaurato la maggior parte delle decorazioni che fortunatamente erano sopravvissute alle varie ristrutturazioni.

Al primo piano il salone centrale è decorato con tutti gli elementi dei saloni nobiliari (paesaggi nelle sovrapporte, paraste in finto marmo, soffitto a cassettoni). Da questo si accede al bellissimo terrazzo che dà sul parco, alle camere da letto e al bagno, che conserva tutte le mattonelle originali di inizio ‘900. Al piano terra si trova l’ambiente più suggestivo: il giardino d’inverno in stile liberty, un luminosissimo salotto con piante e divani dove si serve la colazione. Il salone centrale è arredato con elementi di design moderno, così come la libreria, mentre invece assai particolare è la saletta giapponese, in cui Maddalena ha dipinto le pareti in stile orientaleggiante. Nel giardino, invece, si trova la rimessa: anche questa è stata completamente dipinta con meravigliose decorazioni in trompe l’oeil che vogliono imitare un pergolato fiorito.

La casa è stata trasformata in dimora per l’ospitalità ed è prenotabile sia su airb&b che su booking: oltre alle 3 camere della villa è disponibile un piccolo appartamento su due piani che si trova sul retro della piccola chiesetta di San Vincenzo, edificata nel 1650 e in cui sono sepolti gli ultimi discendenti della famiglia Lais. La villa, che si offre anche come luogo per eventi e presentazioni, è sede inoltre dell’associazione culturale Arte Contemporanea che organizza piccole mostre di arte e fotografia. 

PRIMO PIANO:

CAMERE: BAGNO:PIANO TERRA: GIARDINO: RIMESSA: CHIESETTA:

ALTRE ABITAZIONI DEL BORGO:


Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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