Quello che oggi è un museo, un tempo era la casa privata di Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879). La sua attenzione all’arte e al collezionismo è precoce, accresciuta con i viaggi in Francia e in Inghilterra. E’ appassionato di armi antiche e, dal 1850, comincia ad acquistare anche dipinti del Rinascimento lombardo, veneto e toscano, alcuni di straordinario valore. Sono nella sua collezione, tutt’oggi visibili, dipinti di Botticelli, Bellini, Pollaiolo, Luini, Solario etc. Ha in mente sin da subito che la sua casa diventerà un museo e la apre volentieri a studiosi e collezionisti. Così quando muore, improvvisamente a soli 57 anni, celibe e senza eredi, aveva già deciso che la sua casa e tutte le opere in essa contenute divenissero una Fondazione Artistica “ad uso e beneficio pubblico in perpetuo colle norme in corso per la Pinacoteca di Brera”. Un pensiero sicuramente lungimirante e modernissimo.
Purtroppo però, tutto lo sforzo di Gian Giacomo è stato vano perché la casa fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti aerei del 1943. Le decorazioni di fine ottocento volute dal proprietario, affidate ai più acclamati artisti-decoratori del momento, Giuseppe Bertini (1825-1898) e Luigi Scrosati (1815-1869) prevedevano una sequenza di ambienti ispirati a diversi stili del passato: lo scalone e la camera da letto sono in stile barocco, l’anticamera in stile rocaille francese, la Sala Nera “in stile del primo Rinascimento” e il Gabinetto di Studio “in stile del Trecento”. L’eclettismo, il revival degli stili e delle tecniche artistiche del passato, è in questo momento la moda d’avanguardia. Le sale divengono preziosi contenitori per antichi quadri, sculture, arredi e arti applicate. Rimangono solo belle fotografie d’epoca a mostrarci quello che doveva essere l’originaria decorazione.
Rimase integro in buona parte solo il gabinetto dantesco, un piccolo scrigno di arte eclettica, che fungeva da studiolo privato di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, il quale qui teneva le opere più preziose delle sue raccolte di arti applicate. L’ambiente si ispira al Medioevo e a Dante, raffigurato negli affreschi e nelle vetrate dello stesso Bertini. Il resto invece è stato ricostruito e riadattato al meglio per ospitare la ricca collezione di dipinti che, almeno quella, è rimasta integra.
FONTI:
Official site museopoldipezzoli.it
Il Poldi Pezzoli è una delle quattro case museo di Milano, avevo già parlato della Casa Museo Bagatti Valsecchi qui.
Gabinetto Dantesco
Stanza da letto:
Sala nera:
Sala gialla (o degli stucchi):
Scalone antico:
Armeria:
Dipinti: