Diorama, la galleria-wunderkammer al centro di Roma

Dove: Vicolo della Scalaccia, 12 (Trastevere)
Orari: solo su appuntamento
Contatti: info@dioramagallery.com
Instagram: @dioramagallery

 

Le origini del diorama

Nel XIX secolo, quando non c’erano ancora molte fotografie e viaggiare era un privilegio riservato a pochi, era molto comune nei musei creare delle ricostruzioni in miniatura. Si raffiguravano alcuni momenti importanti della storia oppure habitat di animali o scene naturali, per finalità didattiche e scientifiche. Questo era il diorama, la cui parola deriva dal greco διά «attraverso» e ὅραμα «veduta» e significa infatti “guardare attraverso”.
 
Diorami di questo tipo si possono vedere al Museo di Storia Naturale di Calci, in provincia di Pisa: Paolo Savi, che divenne direttore del museo pisano nel 1823, fu geologo e ornitologo e ne realizzò alcuni, ritenuti tra i primi al mondo di questo genere, con scene di interazione tra animali. Tuttavia, l’invenzione vera e propria del diorama viene attribuita a Louis Daguerre, artista e fisico francese, inventore del dagherrotipo, che realizzò i primi esemplari tra il 1822 e il 1827 con lo scopo di ricreare, a teatro, scenografie tanto accurate da sembrare reali.
 
Il concetto di diorama è molto affine a quello di wunderkammer, la camera di meraviglie che il collezionista mostrava per stupire e che diventava, con la sua estrema varietà, anche una rappresentazione del mondo (Theatrum Mundi): in entrambe infatti è sottesa l’idea della scenografia e della teatralità. 
rocaille-blog-diorama-galleria-del-bufalo-mottinelliGiano del Bufalo e Niccolò Mottinelli

I fondatori

È a questo concetto di messa in scena, a metà tra l’artificio e il naturale, a cui si ispira Diorama, la galleria aperta lo scorso maggio a Trastevere. A fondarla sono stati due giovani collezionisti e antiquari romani: Giano del Bufalo e Niccolò Maria Mottinelli. I due sono diventati molto amici negli ultimi anni, poiché entrambi curavano due spazi indipendenti: condividendo passioni e avendo gusti molto affini, hanno avuto l’idea di unire le forze per creare uno spazio unico.
 
Giano del Bufalo era già noto per aver fondato nel 2016 la galleria Mirabilia (di cui ho parlato in questo articolo), una vera e propria galleria delle meraviglie con animali impagliati, antichità egizie, oggetti curiosi, macabri o esotici. Negli ultimi anni si è specializzato in arte oceanica e tribale, fino ad essere nominato direttore del dipartimento “Oddities, curiosities & wonders” della casa d’aste internazionale Bertolami Fine Art e, recentemente, ha intrapreso anche la via della divulgazione come co-conduttore del programma su Dmax “Il codice del Boss” .
 
Niccolò Mottinelli ha una formazione più accademica: dopo aver conseguito un dottorato in archeologia classica ed essersi specializzato in storia del collezionismo antiquario e allestimenti museali, si è dedicato alla divulgazione culturale e all’organizzazione di mostre ed eventi artistici fra Roma, Milano, Londra e Parigi. Appassionato di case museo, aveva creato Maison Musée Dorée (di cui avevo parlato qui), un circolo culturale su ispirazione delle case-museo ottocentesche, concepito come luogo di incontro e condivisione in cui organizzava seminari, lezioni, concerti, incontri e mostre.
Al centro in primo piano: la testa tsantsa

Diorama, la galleria

Dall’unione tra questi due mondi, entrambi fortemente ancorati all’antico ma diversi per propensione e gusti, è nata Diorama: la nuova galleria in cui sono confluiti gli oggetti dei precedenti rispettivi spazi. Al piano terra di un palazzo settecentesco, e divisa su due sale, la variegata raccolta comprende, tra le altre cose: un canopo funerario egizio ancora sigillato (ex Collezione Vérité) del 330 a.C. circa; un tamburo tibetano da tempio per riti Chod, XVII secolo; uno scudo dei tagliatori di teste Dayak, Borneo, 1800 circa; una testina tsantsa (dette anche teste rimpicciolite, sono teste umane preparate in modo particolare, usate a scopo apotropaico e rituale).
 
È facile riconoscere la parte di Giano e quella di Niccolò, ma i due mondi si sposano perfettamente sotto una volta che è stata dipinta come un cielo stellato, su ispirazione della Cappella degli Scrovegni di Giotto e la Sainte-Chapelle di Parigi. All’atmosfera sacrale contribuisce il coccodrillo che pende dal soffitto, riferimento all’uso di epoca rinascimentale di appendere questi animali al soffitto di una chiesa, così come ancora si può vedere a Santa Maria delle Grazie a Curtatone (Mantova).
La collezione, in continuo divenire, spazia dalla storia naturale all’arte tribale oceanica, dal mondo dei cabinets de curiosités europei ad opere dell’Ottocento, fino ad artisti contemporanei, arredi e oggetti di design. Del Bufalo e Mottinelli sono alla costante ricerca di opere d’arte da studiare ed esporre presso DIORAMA, purché si tratti di pezzi unici e rari, o dal particolare significato storico e simbolico.
 
Quale nuovo punto di riferimento sullo scenario culturale romano, DIORAMA ospiterà non solo la collezione permanente, ma sarà anche spazio espositivo per mostre di artisti contemporanei e opere prestate temporaneamente da musei, gallerie d’arte ed antiquari. È prevista inoltre l’organizzazione di visite guidate dello spazio, lezioni-concerto, proiezioni audiovisive, performance teatrali e letture poetiche, presentazione di libri, conferenze ed incontri su varie tematiche legate ad archeologia, storia dell’arte, collezionismo, letteratura, etnografia e storia naturale. Nel salotto di DIORAMA sarà poi disponibile una biblioteca d’arte, consultabile su richiesta dai soci e dagli specialisti interessati a specifici argomenti. A questo si affianca la possibilità di realizzare eventi privati, come suggestivi aperitivi con esecuzioni pianistiche e cene a lume di candela.
 
DIORAMA:
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Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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3 Commenti a “Diorama, la galleria-wunderkammer al centro di Roma”

  • Che meraviglia!

  • Andrea Berzolari

    Sono rimasto positivamente colpito dalla Vostra Galleria , anzi direi affascinato. Mi sono sempre piaciute le collezioni d’arte. Anche l’ambientazione e’ perfetta , aleggia un senso di magia e di mistero. Complimenti e auguri. Se lo permettete Vi potrò seguire attraverso Facebook e Instagram.

  • Ugo

    Vi seguo con grande interesse. Il vostro percorso culturale, uniti e preparati, potrebbe essere un barlume di luce in fondo a questo attuale tunnel oscuro e triste.
    Saluti Ugo Scala

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