One of the Four Fountains (Quattro Fontane), Rome
Ex libris bookshop, via dell’Umiltà, Roma
Monster at Piazza del Quirinale
Books&little things:
Religious are the only fashion icons I care to follow
Geneviève Lantelme 1906 postcard and “Italia…Italia…” a french rare book by Michel Georges-Michel, 1934.
Thanks to my friend G.B.B.
religious books from the end of XIX cent. thanks to my friend A. M.
Star of David pendants from Jewish Museum
Asia Argento: I love you Kirk, 1999; 3cd-case with music selected by Asia Argento, 2008; Total Entropy, her latest album.
Alfredo Casella, Asia’s great-grandfather: I segreti della giara, rare version from 1941
Occult/spiritic scene in a XIX cent. etching, bought at the beautiful La Gru Libreria, Roma
Vernon Lee:
“Ombre Italiane” featuring Mario Praz introduction, rare edition from 1988;
“Possessioni” out of print version from 1982.
3 books from the same series:
“Kitsch: antologia del cattivo gusto” by Gillo Dorfles 1968 (but this is the 1972 edition) ;
“Il Revival” curated by Giulio Carlo Argan 1974;
“I decadenti” curated by Giacomo Battiato 1967 (thanks to my friend A.M.).
Publishing house: Gabriele Mazzotta Editore
Thanks to Eros Renzetti for:
“Fabrizio Clerici: nel centenario della nascita 1913-2013” AAVV, Skira Editore, 2013;
“Eros Renzetti: it happened to me one day” Biennale di Venezia catalogue exhibition, 2011
religious books and a 60’s vintage cross pendant
Museums, cities and exhbitions catalogues, clockwise:
“Musée Carnevalet”, museum catalogue bought in Paris this summer;
“Stories of the 20th cent: The Garden of the Finzi Continis” catalogue exhibition, bought at the jewish museum;
“Leggende Veneziane e Storie di Fantasmi” by Alberto Toso Fei;
“Milano insolita e segreta” by Massimo Polidoro;
“Il museo Pignatelli di Napoli” a cura di Angela Tecce, Electa Napoli;
“Capri” by Alberto Savinio.
Belle Epoque Torroncini:
Torroncini Nurzia L’Aquila, since 1835;
Torroncini Piretti, since 1835;
Maxim’s bon bon from Paris;
Acqua di Fior d’Arancio bought at Officina Profumo Farmaceutica in Florence.
Exhibitions:
Synagogue of Rome
Poco prima di Natale ho visitato per la prima volta il Museo Ebraico di Roma.
La visita è davvero interessante, non solo per scoprire alcune tradizioni e usanze di una religione che non mi appartiene, ma anche per la visita di uno dei meglio conservati edifici in stile eclettico-liberty di Roma. Fanno parte del percorso museale, infatti, sia la visita della Sinagoga Spagnola sia della Sinagoga Grande, quella che si vede dal Lungotevere.
La Sinagoga
La Sinagoga o Tempio Maggiore fu costruita tra il 1901 e il 1904, in seguito alla demolizione del vecchio Ghetto e alla concessione di cittadinanza anche agli ebrei da parte del re Vittorio Emanuele II. L’esterno è monumentale, ma l’interno è ancora più stupefacente, con una decorazione eclettica che mischia il liberty, il decò e l’orientalismo assiro-babilonese. La perfetta conservazione si deve anche al fatto che rimase chiusa durante il periodo della deportazione e della II Guerra Mondiale. Tutt’oggi non è liberamente accessibile, ma solo visitabile in relazione alle visite del museo. E’ un grande peccato il divieto assoluto di foto, sia per sinagoga che per il museo, scelta che ancora sconta la paura dell’attentato dell’82.
Il Museo
Il Museo invece è collocato al di sotto della Sinagoga ed è al tempo stesso un museo di storia ebraica romana e un museo di arte decorativa ebraica, con manufatti bizzarri, stoffe preziose e ricostruzioni d’ambiente. Molti oggetti sono donazioni di famiglie ebraiche, altri sono i resti di ciò è rimasto dell’antico ghetto, come le costruzioni delle non più esistenti Cinque Scole, distrutte per la costruzione del Tempio Maggiore.
Sinagoga Spagnola
Una delle sale del Museo ospita la ricostruzione del Tempio Spagnolo o Sefardita, arredato dal 1948, con elementi provenienti dalle Cinque Scole scomparse: la tevah della Sinagoga Castigliana; l’Aron dalla Sinagoga Nova; i due seggi e una fontana in marmo dalla Scola Catalana. Questa sala fu anche utilizzata per una scena del film “Il Giardino dei Finzi Contini” di Vittorio de Sica, il che mi porta al motivo della mia visita al museo ebraico.
Storie del ‘900: Il Giardino dei Finzi Contini
E’ correntemente esposta la mostra “Storie del ‘900: Il Giardino dei Finzi Contini di Vittorio de Sica”, uno dei miei film preferiti in assoluto e che quindi non potevo perdere. Sono esposti abiti indossati dagli attori nel film, le racchette originali usate nel film, i bozzetti del costumista Giancarlo Bartolini Salimbeni e altri documenti, oltre all’esposizione di fotografie dal set di Franco Bellomo.
Stories of the 20th century: The Garden of the Finzi Continis
Jewish Museum of Rome
From 14 October 2013 to 13 February 2014
Official site: museoebraico.roma.it
poster of the film with the scene shot in the Spanish Synagogue in the Jewish Museum
Lino Capolicchio and Domenique Sanda
Domenique Sanda and Fabio Testi on the set of the film. Pic by Franco Bellomo
Domenique Sanda and Helmut Berger on the set of the film. Pic by Franco Bellomo
a scene of the film
sketches by Giancarlo Bartolini Salimbeni for Micol’s day outfits
Helmut Berger, Domenique Sanda and Lino Capolicchio on the set of the film
Museo Boncompagni Ludovisi:
Zecchin-Cambellotti e Le mille e una notte
Al piccolo e bellissimo Museo al Villino Boncompagni Ludovisi è esposta, fino al 3 Marzo, un’interessante mostra a tema Le Mille e una Notte. La mostra vuole essere una riflessione sulla diffusione di un certo tipo di gusto orientaleggiante in voga negli ’10 del novecento, proprio in seguito ad alcune opere decorative di Vittorio Zecchin e Duilio Cambellotti.
Zecchin, nel 1914, fu incaricato di decorare la sala da pranzo dell’Hotel Terminus a Venezia per il quale realizza 12 pannelli dipinti su tela e che hanno come tema storie de Le Mille e una Notte, raccolta di fiabe orientali che fu pubblicata lo stesso anno. Questi due volumi, editi da Treves, furono illustrati proprio da Duilio Cambellotti con 20 tavole dipinte a tempere.
Non sappiamo se Zecchin tenne conto di Cambellotti o se Cambellotti seppe poi del lavoro di Zecchin, fatto sta che entrambi contribuirono alla diffusione de Le Mille e una Notte, già apprezzate in Francia in seguito alla traduzione di Antoine Galland.
Di Zecchin sono qui esposti sei dei dodici pannelli originali e una serie di vasi di vetro che l’artista realizzò in seguito. Di Cambellotti sono esposte le venti tavole originali per il libro Le Mille e Una Notte. Intelligentemente si è affiancato a questi lavori alcuni oggetti persiani originali provenienti dal Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma.
Zecchin-Cambellotti e le mille e una notte
Museum Boncompagni Ludovisi
From 14 December and until 3rd of March 2014
Official site: museoboncompagni.beniculturali.it
Permanent exhibition at Villino Boncompagni:
Alice Blanceflor De Bildt Boncompagni Ludovisi by Laszlo, 1925
Cradle for the Royal Prince made of bronze, gold and silver, by Giulio Monteverde (1837-1917).
Il tesoro di Napoli, Rome:
San Gennaro Necklace
Una mostra sontuosa, che ha trasportato a Roma l’inestimabile tesoro di San Gennaro a Napoli per la prima volta al di fuori della città. Il tesoro è unico nel suo genere: formatosi lungo settecento anni di storia, grazie alle numerose donazioni, si è mantenuto intatto da allora, senza mai subire spoliazioni e senza che i suoi preziosi fossero venduti. La sua gestione è sempre stata affidata ad un’associazione laica di famiglie nobili, voluta da un voto della Città di Napoli il 13 gennaio 1527 e deputata prima alla sovrintendenza sulla costruzione della Cappella dedicata al Santo nel Duomo di Napoli. Un tesoro dunque che racchiude e simboleggia la storia della città di Napoli e la sua devozione.
La mostra espone solo 70 opere del Tesoro tra cui le due più preziose: la Collana di San Gennaro, in oro, argento e pietre preziose, realizzata da Michele Dato nel 1679 e la Mitra, in argento dorato con diamanti, rubini, smeraldi e due granati, creata da Matteo Treglia nel 1713, e della quale ricorre quest’anno il terzo centenario.
Bellissima la musealizzazione, con video del miracolo, fotografie d’epoca e ricreazione della cappella. Le teche, create appositamente per la mostra, saranno donate alla fine al museo del Duomo di Napoli.
Il Tesoro di Napoli
Fondazione Roma Museo, Palazzo Sciarra
30 ottobre 2013 ~ 16 febbraio 2014
Official site: mostrasangennaroroma.it
Piero Fornasetti, Milan:
Troppo difficile sarebbe descrivere il genio inventivo di Piero Fornasetti. Un mago del design, artista a tutto tondo, illustratore, disegnatore, arredatore, pittore, stampatore, progettista, collezionista, stilista, raffinato artigiano, decoratore, gallerista e ideatore di mostre.
Si tratta della prima mostra dedicata a Fornasetti in occasione del centenario della nascita e curata dal figlio, Barnaba, che prosegue ancora oggi l’attività avviata dal padre.
Grazie al mio amico M.R., che mi ha inviato queste foto, ho potuto avere una vaga idea della mostra dedicatagli a Milano in questi mesi. Parlai di Piero Fornasetti tempo fa qui.
Piero Fornasetti: 100 years practical madness. Edited by Barnaba Fornasetti
Triennale Design Museum
13 November 2013 – 9 February 2014
Official site: triennale.it