Luigi Bompard non fu un artista che si potrebbe dire rivoluzionario, lavorò sempre nel solco della tradizione italiana influenzata dallo Jugendstil e, per i primi tempi, il debito a Dudovich è altissimo, tanto che i due lavorarono insieme. Ad ogni modo mi ha molto colpito una serie di litografie che Bompard dedicò alla Fotografia, personalizzando tramite volti di donna le varie fasi dallo sviluppo alla stampa. Forse, questo, il lavoro più originale che fece.
Nato a Bologna nel 1879, da padre francese, Giulio, e madre italiana, Cesira Oppi, fu praticamente autodidatta. Forse fu proprio questa mancanza di un’educazione appropriata a determinare in lui un subitaneo interesse per gli stili europei, quello tedesco in primis, come si può vedere nelle prime locandine realizzate per la rivista L’Italia ride. Il Bompard comunque riuscì ad arrivare ad uno stile di alto livello, se pur non personalissimo, come si può vedere nella litografia La Rugiada (in Novissima, V [1905]). Sicuramente fu un buon rappresentante del liberty italiano nell’illustrazione e nella grafica, sperimentò anche la pittura ed espose il dipinto “Sensazione” alla VI Biennale veneziana (1905).
Riportando ciò che ho trovato nella voce della Treccani.it, dopo aver lavorato nella rivista Illustrazione italiana, il Bompard “si era adagiato in una convenzionale maniera illustrativa priva di ogni mordente; e se altre opere, contemporanee o di poco posteriori, quali le tavole per La conquista del polo Sud di E. H. Shackleton (1909) o le Tre Grazie (del 1912, esposte a Milano alla V Esposizione dell’Associazione degli acquarellisti lombardi), mostrano una più meditata ricerca formale, le intenzioni e gli esiti non sono mai tali da determinare un giudizio sostanzialmente nuovo”.
Frequentò parecchio Parigi, dove espose al Salon d’Automne del 1909. Conobbe gli italiani Cappiello e Boldini da cui fu chiaramente influenzato nella ripresa di temi del bel mondo per la pittura. Quando scoppia la guerra è ancora nella capitale francese dove seguiva per L’Illustrazione italiana e l’Illustration française il processo Caillaux. In seguito si spostò a Milano e infine a Roma dove continua a lavorare per giornali come per riviste specializzate quali “Il Travaso delle idee”, “Noi e il Mondo”, “Il Giornale della Domenica”, “La Tribuna”, “La Voce d’Italia”, “Il Corriere dei piccoli”, “Marc’Aurelio”, “Guerin Meschino” e romanzi di cui crea anche le copertine.
Sono di questo ultimo periodo una serie di ritratti di personaggi famosi come Mascagni al pianoforte, Puccini alla scrivania e anche un piccolo ritratto di d’Annunzio che è riemerso solo recentemente nelle collezioni del Museo Caproni e che è stato esposto per la prima volta alla mostra “Gabriele d’Annunzio aviatore” al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento. Una volta a Roma si impegnò nel dipingere grandi ritratti ad olio come quello a Luciano Zuccoli, Emma Gramatica e Lyda Borelli di cui però non ho trovato immagini online. Tra gli ultimi lavori i pastelli della serie delle Femminilità e soprattutto la serie delle Danzatrici. Morì a Roma il 24 febbr. 1953.
Info: treccani.it; luigibompard.com
La Fotografia, Cover postcard for the series Photography, about 1900 via
L’obiettivo (The objective) 1/6 postcard for the series Photography, about 1900 via
Lo sviluppo (Development) 2/6 postcard for the series Photography, about 1900 via
La camera oscura (The darkroom) 3/6 postcard for the series Photography, about 1900 via
La Positiva (The Print) 4/6 postcard for the series Photography, about 1900 via
La Negativa (The negative) 5/6 postcard for the series Photography, about 1900 via
La Stampa (The press) 6/6 postcard for the series Photography, about 1900 via
Sciopero!, postcard via
Italia Ride 1900 Roma – Archivi delle Arti Applicate del XX secolo via
Mortadella Flli Nanni Bologna. Saver e Barigazzi Bologna via
Le Rose, “Novissima” 1903; Pubblicità delle Pastiglie Paneraj “Novissima”, 1904 via
L’Emilia Assicurazione 1901, Collezione Salce Treviso; Figura femminile, Novissima” 1903 via
La Rugiada, “Novissima” 1905 via
Amore, “Novissima”, 1904 via
Schumann “Erster Verlust” (Primo Abbandono), “Novissima” 1903 via
Caino e Ada, atto II del Caino, tragedia lirica di Carlo Zangarini
Ritratto di Maria Luisa Astaldi, pastello su cartoncino. Udine Collezione Astaldi
Ritratto di d’Annunzio, 1914, Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni Trento via ;
“Attrazione” anni ’20, matita e acquarello su carta via ;
“Camicia nera ?” 1922 via
Postcard with Portrait of Emma Grammatica by Bompard, 1902
a photo and selfportraits of Luigi Bompard via